Presentazione del libro San Zabaglione
Quanti libri esistono al mondo dedicati interamente allo Zabaglione (o Zabajone), nutrimento rivitalizzante meraviglioso dalle molte virtù? Uno soltanto, questo! Il motivo va ricercato nel fatto che se ne è persa l’abitudine alimentare ed energetica preferendo i più comodi integratori (spesso di origine chimica), o bibite falsamente miracolose.
San Zabaglione non è “santo” per caso ed i “miracoli” li fa veramente. È accertato che è un preparato che vanta parecchi secoli di storia e sulla sua origine sono sorte molte leggende. Una riporta la sua creazione al 1471, a cura del capitano di ventura Giovan Paolo Baglioni; anche se una più antica attestazione lo farebbe nascere a Napoli.
Ma, secondo il curatore di San Zabaglione, è più romantico fare riferimento a Fra’ Pasquale Baylòn (1540-1592), uno spagnolo appartenente al Terzo Ordine dei Francescani, fatto santo nel 1680 da Papa Alessandro VIII.
Approdato a Torino per il suo apostolato presso la Parrocchia di San Tommaso, consigliava alle sue penitenti, che si lamentavano della scarsa o nulla attività amatoria del “compagno”, una sua ricetta miracolosa che, sintetizzata in 1+2+2+1, avrebbe dato vigore e forza al soggetto. Si tratta della ricetta classica dello Zabaglione che, evidentemente, deve il suo nome al piemontese ‘L Sanbajon (San Baylon).
Quindi: 1 tuorlo d’uovo; + 2 cucchiaini di zucchero; + 2 gusci d’uovo abbondanti di Marsala (non all’uovo); + 1 guscio d’acqua.
Ma attenzione: San Zabaglione è soprattutto un libro di ricette uniche e sperimentate efficacemente nei secoli. È il momento di provare per credere!
San Pasquale Baylon è patrono mondiale dei cuochi. Roberto Romiti, il curatore di San Zabaglione è, fra l’altro, socio fondatore della Venerabile Confraternita dei Quochi (proprio con la “Q”), la più antica al mondo.
Insomma un libro ricco di curiosità e, soprattutto, di ricette che ti faranno riscoprire il gusto di questa eccellenza italiana.